Presidente della Fondazione Bellisario. Giornalista pubblicista, Commendatore della Repubblica, deputata del Parlamento italiano dal maggio 2008 al marzo 2013, è stata componente della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo e della Commissione Parlamentare di Inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria.
Il suo nome è legato all’ideazione della Fondazione Marisa Bellisario, di cui è fondatrice e attuale Presidente e che, grazie al suo contributo, rappresenta un indiscutibile punto di riferimento per l’imprenditoria e managerialità italiane.
Punto focale della sua esperienza parlamentare, che l’ha resa famosa in Italia e all’estero, è la promozione ed approvazione della Legge 120/2011 che introduce le quote di genere nei consigli di amministrazione, nei collegi sindacali, nelle società quotate in Borsa e controllate dalle Pubbliche Amministrazioni, approvata dopo un lungo e travagliato iter il 28 giugno 2011. E’ la prima norma sulle quote di genere nella storia della Repubblica Italiana.
La campagna elettorale conclusasi nel febbraio 2013 la vede al fianco delle donne con un’iniziativa trasversale per avere maggiori elette in Parlamento. Lancia il ”Manifesto per le donne”: un’agenda con otto proposte per agire a tutti i livelli del gap femminile. Alla notizia della sua non ricandidatura, oltre 450 imprenditrici, manager, avvocati, religiose, economiste, decidono di scrivere una lettera dai toni molto duri nella quale esprimono con forza il loro sdegno.
Accanto all’impegno per le donne in Italia, promuove missioni all’estero e corsi di formazione in Afghanistan, Palestina, Kosovo, India, Rwanda, Cina.
Nel 2013 esce il suo libro “Ad alta quota – Storia di una donna libera” in cui ripercorre tutte le tappe della sua vita pubblica e privata.
