L’Impresa femminile nella provincia di La Spezia è calata alla ne del 2013 rispetto ai 12 mesi precedenti, passando da un numero di 5.036 imprese femminili attive nel 2012 ad un numero pari a 4.931 nel 2013.
La femminilizzazione delle imprese in provincia di La Spezia è comunque pari al 28%, percentuale più alta di 3 punti rispetto al dato ligure e di 4 rispetto alla media nazionale. Il grado di imprenditorialità femminile è elevato nell’89% delle imprese femminili attive, forte nel 9% e maggioritario nel restante 2%.
Le attività che registrano un maggiore aumento sono quelle relative ai servizi di alloggio e di ristorazione (passando da 788 imprese attive nel 2012 a 797 nel 2013) e le attività nanziarie e assicurative (aumentando nel 2013 di 12 unità rispetto al 2012) .
Registrano un leggero incremento le imprese femminili attive nel settore dell’istruzione, della sanità e assistenza sociale e le attività artistiche, sportive e d’intrattenimento e divertimento.
Rimangono invariate le attività professionali, scienti che e tecniche, la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata, la fornitura di acqua e l’estrazione di minerali da cave e miniere.
Le imprese femminili attive nella provincia di La Spezia nel settore del commercio all’ingrosso e al dettaglio sono calate di 40 unità nel 2013, raggiungendo un numero pari a 1.646. Le imprese nel settore dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca sono diminuite da 520 nel 2012 a 483 nel 2013, mentre le attività manifatturiere hanno registrato un calo da 327 imprese nel 2012 a 309 nel 2013. Calano vertiginosamente le imprese non classi cate, che nel 2013 contano un’unità, mentre risultano in leggero calo le attività di noleggio, agenzia di viaggio, servizi di supporto alle imprese, le attività immobiliari, il trasporto e il magazzinaggio.
Per quanto riguarda la natura giuridica delle imprese femminili, la maggior parte è costituita da imprese individuali, il 20% da società di persone e solo l’11% dalle società di capitale.
Un altro dato importante, secondo quanto emerso dalla Presentazione “La Provincia di La Spezia al femminile”, realizzata dalla Prefettura di La Spezia in occasione della festa della donna dello scorso 8 marzo, concerne le donne che
hanno ricoperto le principali cariche societarie. Su un totale di 8.359 donne, il 27% ha rivestito il ruolo di Amministratore all’interno degli organi consiliari delle società, il 31% di esse è risultato titolare di imprese operanti nei diversi settori e il 43% ha ricoperto il ruolo di socio all’interno delle realtà aziendali.
L’impresa femminile rappresenta una voce dell’economia del territorio della Provincia di La Spezia sempre più rilevante che, nonostante le dif coltà connesse al momento storico che stiamo vivendo, continua ad evolversi e a svilupparsi fornendo soluzioni volte a fronteggiare le problematiche attuali. Come emerge dai dati sopra riportati, infatti, alcune attività, come quelle di assistenza sociale, artistiche, sportive e di intrattenimento, hanno riportato un incremento dal 2012 al 2013, sottolineando la propensione dell’universo femminile a offrire soluzioni innovative e di successo anche in situazioni di dif coltà.
Focus sul porto di La Spezia
Il Golfo di La Spezia (detto anche Golfo dei Poeti) è un’ampia e profonda insenatura del litorale del Mar Ligure, situata all’estremità orientale della regione Liguria.
Il Golfo ospita uno dei principali arsenali della Marina Militare, che ha avuto il merito di trasformare la città della Spezia da borgo di pescatori in capoluogo di provincia, sede di importanti industrie specializzate in vari settori. L’Autorità Portuale della Spezia comprende, n dalla sua istituzione, un uf cio tecnico organizzato in tre strutture interconnesse che si occupano di sviluppare progetti per nuove opere, di programmare manutenzioni ordinarie e straordinarie di banchine e/o di opere marittime e di seguirne le fasi realizzative: l’uf cio progettazione, l’uf cio direzione lavori e l’uf cio manutenzioni.
Il porto della Spezia si trova al centro dell’arco costiero che va da Genova a Livorno e serve i mercati della pianura padana, della Svizzera e dell’Austria, arrivando no alla Baviera.
Il porto spezzino, nel ranking europeo, si colloca tra i primi per l’utilizzo della tecnologia intermodale, primo per l’utilizzo del trasporto ferroviario ed è collegato con frequenze plurisettimanali con i maggiori terminal intermodali del centro e del nord Italia.